Rieccomi! Per me Marzo è stato un mese molto deludente per quanto riguarda la lettura: l’ho perso quasi tutto dietro ad un libro lentissimo (“Il maledetto” di Joyce Carol Oates), e dopo 200 pagine l’ho mollato per disperazione. Mi è dispiaciuto molto farlo, perché generalmente quest’autrice scrive libri molto belli e scorrevoli.
Dei libri in foto qual è il tuo preferito in assoluto?
Io della Oates, per ora, ho letto solo “Uccellino del paradiso” e non ne sono rimasta molto colpita. Sul Kindle ho “Sorella, mio unico amore” comprato secoli fa in offerta lampo e sto aspettando che mi ispiri al punto da essere letto.
In assoluto direi “L’opera struggente di un formidabile genio”, perché l’ho letto in un periodo un po’ così e mi ha aiutata a vedere le cose da un’altra prospettiva.
Anch’io adoro quando un libro ti capita per le mani in un periodo in cui sei perfettamente in grado di identificarti nei suoi personaggi e nelle vicende che vivono.
Ti ringrazio per l’educazione che dimostri nel rispondere sempre ai miei commenti: purtroppo molti bloggers non lo fanno. Buona giornata! 🙂
Trai i più belli di marzo certamente ci sono in quest’ordine:
Il mio nome è Asher Lev di Chaim Potok
Finzioni di Jorge Luis Borges
La giornata di un Opricnik di Vladimir Sorokin
L’amore ai tempi del colera di Grabriel Garcia Márquez
Conosco “Finzioni”, ma ancora non l’ho letto e “L’amore ai tempi del colera” che ho letto due anni fa e che mi è piaciuto tantissimo.
Mi documento sugli altro due, grazie!
Riguardo a Márquez avevo aspettative un po’ alte credo. Prima di questo ho letto Cent’anni di solitudine e Dell’amore e di altri demoni e nel confronto ci ha perso.
Fra i miei BEST di marzo spiccano ovviamente:
“L’invenzione della madre” di Marco Peano e “The last days of California” di Mary Miller. Diversissimi fra loro, eppure belli, freschi e intensi entrambi! 😉
Il libro di Marco Peano sono certa ti piacerà. Mentre diciamo che il libro della Miller non è di certo un capolavoro ma si lascia apprezzare, bisogna un po’ entrare nel “mood”…aspetto di leggere la tua recensione allora! 🙂
Underworld ce l’ho sullo scaffale delle prossime letture (Delillo lo conosco per “Cosmopolis” che è un capolavoro!). In testa alle mie letture di marzo c’è sicuramente “Il deserto dei tartari” di Buzzati”, seguito da “La lotteria” di Shirley Jackson (trovi un articoletto fresco di ieri sulla mia pagina se vuoi), da “Baci da New York” di Art Spiegelman (un libro che racconta i suoi anni come copertinista al New Yorker) e dal graphic novel “100%” di Paul Pope. Un mese più che soddisfacente! 🙂
L’imprevedibile viaggio di Harold Frey, Il letto di Frida, L’illusione della separatezza.
Due su tre me li hai consigliati tu!
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E tu mi devi passare “Il letto di Frida” 😉
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🙂
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Rieccomi! Per me Marzo è stato un mese molto deludente per quanto riguarda la lettura: l’ho perso quasi tutto dietro ad un libro lentissimo (“Il maledetto” di Joyce Carol Oates), e dopo 200 pagine l’ho mollato per disperazione. Mi è dispiaciuto molto farlo, perché generalmente quest’autrice scrive libri molto belli e scorrevoli.
Dei libri in foto qual è il tuo preferito in assoluto?
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Io della Oates, per ora, ho letto solo “Uccellino del paradiso” e non ne sono rimasta molto colpita. Sul Kindle ho “Sorella, mio unico amore” comprato secoli fa in offerta lampo e sto aspettando che mi ispiri al punto da essere letto.
In assoluto direi “L’opera struggente di un formidabile genio”, perché l’ho letto in un periodo un po’ così e mi ha aiutata a vedere le cose da un’altra prospettiva.
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Anch’io adoro quando un libro ti capita per le mani in un periodo in cui sei perfettamente in grado di identificarti nei suoi personaggi e nelle vicende che vivono.
Ti ringrazio per l’educazione che dimostri nel rispondere sempre ai miei commenti: purtroppo molti bloggers non lo fanno. Buona giornata! 🙂
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Mi sembra una cosa più giusta e normale 🙂
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Copertina meravigliosa, l’ultimo della Joyce.
Ma come scrittrice mi dice poco… Salvo un titolo di diversi anni, fa: “Stupro”.
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Ho scritto Joyce??? Che lapsus. Intendevo, naturalmente, Oates.
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Mai letto, lo aggiungo alla readlist! Grazie della segnalazione! 🙂
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Trai i più belli di marzo certamente ci sono in quest’ordine:
Il mio nome è Asher Lev di Chaim Potok
Finzioni di Jorge Luis Borges
La giornata di un Opricnik di Vladimir Sorokin
L’amore ai tempi del colera di Grabriel Garcia Márquez
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Conosco “Finzioni”, ma ancora non l’ho letto e “L’amore ai tempi del colera” che ho letto due anni fa e che mi è piaciuto tantissimo.
Mi documento sugli altro due, grazie!
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Riguardo a Márquez avevo aspettative un po’ alte credo. Prima di questo ho letto Cent’anni di solitudine e Dell’amore e di altri demoni e nel confronto ci ha perso.
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A me quelli mancano ancora e, volutamente, sto lasciando passare del tempo. Ti dirò quando avrò letto anche Cent’anni di solitudine.
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L’amore ai tempi del colera è il mio romanzo preferito.
Sarebbe più corretto però dire che ho sviluppato negli anni un’ossessione.
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Fra i miei BEST di marzo spiccano ovviamente:
“L’invenzione della madre” di Marco Peano e “The last days of California” di Mary Miller. Diversissimi fra loro, eppure belli, freschi e intensi entrambi! 😉
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“L’invenzione della madre” lo voglio leggere anche io, aspetto che me lo presti Elisa. L’altro l’ho letto, ma devo ancora ragionarci un po’ su 😉
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Il libro di Marco Peano sono certa ti piacerà. Mentre diciamo che il libro della Miller non è di certo un capolavoro ma si lascia apprezzare, bisogna un po’ entrare nel “mood”…aspetto di leggere la tua recensione allora! 🙂
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Underworld ce l’ho sullo scaffale delle prossime letture (Delillo lo conosco per “Cosmopolis” che è un capolavoro!). In testa alle mie letture di marzo c’è sicuramente “Il deserto dei tartari” di Buzzati”, seguito da “La lotteria” di Shirley Jackson (trovi un articoletto fresco di ieri sulla mia pagina se vuoi), da “Baci da New York” di Art Spiegelman (un libro che racconta i suoi anni come copertinista al New Yorker) e dal graphic novel “100%” di Paul Pope. Un mese più che soddisfacente! 🙂
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Titoli molto molto interessanti, li segno e mi documento 😉
Un mese decisamente proficuo marzo, per te!
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